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Una bella novità, scovata tra le righe della prestigiosa rivista
americana "Windsurfing magazine", dovrebbe entro un paio di stagioni
circa risolvere l'annoso problema del trim.Avete presente quando tentate di trimmare la vostra nuova vela di marca
X? Ci infilate l'albero di marca Y che già possedete della misura e
rigidità richiesta dalla vela, la prolunga che già possedete di marca W
regolata sempre secondo le specifiche della vela e infine il boma che
già possedete di marca Z regolato a dovere. Cazzate il caricabasso,
cazzate la bugna....orrore! Non torna niente, va allungato il boma,
accorciata la prolunga....ma chi le ha scritte le misure, topo Gigio???
Poi ci pensate bene...dunque, le misure le ha scritte il velaio...quello che ha progettato la vela...è un pò strano che siano sbagliate....riproviamo...no proprio non c'è verso...ma com'è possibile??
Semplicissimo, marche diverse...misure diverse. Di nuovo chiedete, che significa "misure diverse"?? Dieci cm. di prolunga sono 10 cm.... Purtroppo la faccenda non è così semplice: come si misura la bugna di una vela? Da dove a dove? E il boma? Da dietro l'albero o dal davanti? E la misura della prolunga? Include la base con lo strozzascotte? Non vi resta che armare la vela secondo la vostra esperienza e sperare che la vostra "interpretazione" sia uguale a quella del velaio....
Raoul Joa, line manager della North Sail, conscio del fatto che ogni casa usa attualmente parametri diversi e personali per le misure e non esiste uno standard universalmente riconosciuto, lo scorso novembre ha "riunito" le maestranze di Neil Pryde, Simmer, Goya, Gun e ovviamente North per discutere il problema. Si è raggiunto una specie di "accordo" verbale secondo il quale le suddette case e tutte quelle che, si spera, aderiranno al progetto, nel giro di 2/3 stagioni dovrebbero adottare un sistema di misura standard. Ad esempio, la bugna sarà da misurare tracciando la linea che congiunge la metà esatta della tasca d'albero con la metà esatta dell'anello di bugna. Se gli anelli sono più di uno, la misura di riferimento è la metà esatta della distanza tra l'anello più alto e quello più basso. Il boma si misurerà tirando la linea che congiunge l'interno della maniglia (dove appoggia l'albero) con l'interno della bugna. E così via.
Quando tutto ciò sarà realtà, per trimmare un modello di vela di una delle case "aderenti" al progetto basterà saper leggere le misure indicate, senza preoccuparsi di montare un boma North su una vela Simmer con la prolunga Neil Pryde o viceversa.
Sembra ragionevole pensare che tutte le case pian piano si adegueranno allo standard non essendoci motivo alcuno di "fare gli originali".
Unico riferimento mancante nell'intervista a Raoul Joa, il discorso degli alberi, cioè se "continuerà" ad esserci il problema per cui su alcune vele in pratica si può montare solo ed esclusivamente l'albero della medesima casa produttrice della vela, pena problemi di rotazione dei camber o peggio di trim in generale. Su questo punto Joa non proferisce verbo. Semplice dimenticanza? Così vogliamo sperare, ma testwindsurf finche non testa....non ci crede!!!
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