The largest sizes of gator line feature a lower foot , more powerful profile and lightest construction of gator line. This orient the sail toward 

speed, stability and early planing.

Il peso leggero è evidente, la vela in acqua sembra non pesare sulle braccia, quando non c'è vento e le manovre sono molto facilitate dal boma corto, a patto di non spaventarsi della parte superiore che incombe sopra di noi. Ma stranamente con aria la vela che è molto compatta nel rispondere alla nostra spinta reagisce prontamente e la planata è immediata e rassicurante. In andatura la penna esposta sembra non sventare ma probabilmente ruota tutta interamente, rendendo il bordo facile e sempre sotto controllo, permettendo di ottimizzazione la posizione sulla tavola. La planata è quindi molto continua e la regge bene anche nei buchi di vento, in condizione di soprainvelatura poi non si hanno problemi, la vela regge bene e ci consente di non subire i contraccolpi delle raffiche più violente. Questo comportamento easy e controllabile ha però il suo rovescio di medaglia, la vela sembra non accelerare più di tanto, gli manca quello spunto che fa tremare le gambe dei surfisti meno abituati, ma che dà l'adrenalina della velocità totale. Insomma è un perfetto attrezzo per surfate no problem, meno se invece i guai ce li vogliamo cercare.....

Ecco il giudizio dell'amico Roberto che l'ha provata: Ho l’occasione di provare la vela in una domenica piuttosto ventosa sull’alto lago di Como.   Al sabato in condizioni similari ero uscito sovrainvelato con una 7,5 ed avevo sofferto tutto il tempo, complice la pigrizia che non mi ha fatto tornare a terra per cambiare vela.   Mi domando un pò perplesso se oggi con questa 7 metri non finirò a patire le stesse sofferenze, ma alla fine aggancio la vela al mio 109 litri ed esco.   Dopo pochi metri mi rendo conto che le mie paure sono superate e la giornata di oggi sarà diversa.   Nonostante la sovrainvelatura la vela non presenta alcuna difficoltà, ed anzi ho la sensazione di avere in mano una vela facile e ben conosciuta, che non affatica e reagisce in modo prevedibile ad ogni sollecitazione.    Forse i problemi arriveranno alla prima strambata?  No, anche qui tutto semplice e prevedibile.   Tutto bene dunque, però...

Dopo un pò arriva l’amico Paolo, che è veloce e mi sopravanza sempre nelle nostre sfide sui bordi lunghi del  lago.  Stavolta però ha in mano una vela wave da 6 metri ed io me la rido sotto i baffi al pensiero che con 1 metro di vela in più stavolta lo lascerò indietro.   Iniziamo lo “scozzo” e con mia grande delusione resto indietro (miiiiih, ma quanto sono scarso!!!).   Dopo un pò di bordi passati ad arrancare invertiamo le vele e ... sorpresa ... tocca a lui inseguire.     Avrete già capito che la vela è facile e regge bene la sovrainvelatura ma, a quanto pare, non accelera in modo progressivo all’aumentare del vento.    A questo punto il giudizio non può che essere sospeso.   Per chi cerca una vela molto “easy” questo prodotto può essere una scelta, ma per chi invece cerca una buona performance è meglio orientarsi su vele con profili più stabili.

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• Freerider che privilegiano la semplicità di gestione alle prestazioni assolute.