COSA FARO' DA GRANDE!??

Lo scorso settembre è apparso sulle colonne di questo sito un articolo intitolato “Considerazioni sul futuro del windsurf (e non solo)”.

Quell’articolo l’ho scritto io e rileggerlo adesso mi lascia l’amaro in bocca. Dovrebbe essere l’esatto contrario: è stato un articolo visionario, quasi profetico. La stagione 2011 è infatti iniziata all’insegna della più assoluta stagnazione. In spiaggia non si vede un attrezzo nuovo che sia uno, la noia che suscitano i comunicati stampa dei produttori è quasi molesta (“miglior planata, più velocità, più qui, più là”). Qualcuno dice “è la crisi”, io non sono d’accordo. Non credo tutti ma proprio tutti gli appassionati abbiano visto il proprio tenore di vita ridursi drasticamente. Conosco medici, dentisti, avvocati che praticano la professione con ampio successo (anche) economico e per il quali la sostituzione di una tavola o l’acquisto di una vela non rappresenta di certo un problema. Il problema, come appunto già detto nel succitato articolo, è lo scarsissimo appeal dei nuovi prodotti rispetto ai vecchi.

Le ragioni sono da individuare non soltanto, appunto, nella crisi, ma anche (forse) nella maturità dello sport che lo ha portato ad un certa apatia sia da parte di chi produce che da parte di chi dovrebbe acquistare. Parla da solo il paragone col kite, mondo invece vivissimo e in costante fermento, brulicante di novità. Costa forse meno un’ala da kite rispetto ad una vela da windsurf? Al contrario, costa il doppio se non di più. Eppure il prato del mio home spot, Gera Lario, è zeppo di novità. Saranno tutti miliardari i kiters? Non credo proprio. Non mi dilungo oltre, penso che il discorso sia lapalissiano. Il kite è uno sport giovane, e come tutti i giovani è pieno di energia e di entusiasmo. Il windsurf, per certi aspetti, è uno sport vecchietto e sornione.

Perché ribadire tutto questo? Perché Testwindsurf, purtroppo (ma per fortuna!!), parla di windsurf. Perché Testwindsurf, purtroppo, si basa sulla collaborazione di produttori e importatori. Non possiamo certo permetterci il lusso di acquistare e rivendere il materiale test o di mendicare prove a qualche sconosciuto che si presenta in spiaggia con un attrezzo nuovo. Perché la collaborazione, per colpa di nessuno (comprensibilissimo il produttore che, in tempi di crisi nera, non sacrifica un attrezzo che poi deve rivendere a metà prezzo in quanto usato per qualche test di dubbio ritorno economico), si è ridotta al lumicino.

Rieccoci al titolo: cosa farò da grande? Cosa farà da grande Testwindsurf? Toglierà il “Test” iniziale? Chiuderà i battenti in santa pace? Diventerà uno dei (tanti, se mi permettete) portali di news (tutti uguali, e rieccoci alla noia). Ci siamo sempre vantati della nostra onestà e del fatto di non essere “al soldo” di nessuno. Permetteteci, anche in questo frangente, di essere altrettanto sinceri. Non lo sappiamo cosa fare da grandi. Anche noi, come chi produce e chi utilizza, siamo alla finestra in attesa di novità. Qualcuno penserà che si tratta di un atteggiamento non propriamente costruttivo, ma i sogni, quando si tratta di denaro, si scontrano duramente con la realtà. Senza i “prestiti”, niente test o poca roba “rubacchiata” qua e là a qualche anima pia che ci permette di fare due bordi col suo nuovo giocattolo. Senza i test il sito non è più lo stesso, inutile nascondersi dietro un filo d’erba.

Non ce la sentiamo, però, di buttare dalla finestra anni di lavoro. Di sputare su un milione (superato!) di contatti, sui tanti lettori che ci seguono, ci scrivono, ci fanno i complimenti. Non ce la sentiamo di cancellare qualcosa che è nato per gioco ed è cresciuto per passione con un colpo di spugna. Non ce la sentiamo perché il windsurf ci piace troppo. Non ce la sentiamo perché non lo abbiamo mai fatto per soldi (semmai ce ne abbiamo sempre messi, guadagnati no di sicuro). Non ce la sentiamo perché se i primi a gettare la spugna sono i più entusiasti tra gli entusiasti, gli altri non possono che rotolare lungo la stessa china. E allora siamo qui, con un occhio al passato e uno al futuro, col cuore sempre nel vento e nelle onde. Con la speranza che domani sia meglio di oggi, che tornino i tempi migliori e che i nostri box si riempiano di attrezzi da testare. Siamo qui a scrivere qualche riga inutile, tutto fa brodo, per lasciare sempre una finestra aperta sulle righe utili.

La nostra forza sono la libertà da tutto e da tutti e la passione, se qualcosa potrà salvarci sarà proprio questo. Perseveriamo, aspettiamo, osserviamo attenti. Ma soprattutto continuiamo a surfare, perché è da lì che è nato tutto e, se proprio deve finire, è lì che tutto finirà. Noi teniamo duro, da grande faremo i surfisti. Chi ci ama ci segua (ci rivolgiamo alle gentili lettrici, per i gentili lettori leggasi “ci seguano coloro che ci leggono con interesse”).

Un grazie di cuore in anticipo. I vostri Testwindsurfers.