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Il vento apparente
Scritto da Paolo ISW960 The King   

La prima volta che ho sentito parlare di "vento apparente" è stato in occasione della presentazione, parecchi anni fa, delle vele North modello "IQ 3D" se non sbaglio. tab1

In quel frangente, ho sinceramente pensato che ci stessero prendendo per il gnao e che il vento apparente fosse l'ennesima castroneria inventata per vendere una vela in più. Solo alcuni anni dopo ho imparato cos'è il vento apparente e perché è così importante nella progettazione di una vela. Fondamentalmente, il discorso è questo: il vento al livello del suolo (o dell'acqua) è decisamente inferiore a quello misurabile solo pochi metri più in alto. Il che vuol dire che il vento a 5 metri di altezza è più forte di quello a un metro dal suolo. E che ci frega, direte voi, mica surfiamo a 4 metri dall'acqua.... Il fatto è che con una vela wave (albero basso, 370/400) la cosa è poco importante ma con una vela race (una bella 12 con 6 metri e sverza di albero) la cosa si fa sentire.  Vediamo esattamente cosa succede: il disegno a lato illustra il rapporto vento/altezza dal suolo. Ovviamente le proporzioni sono esagerate, non è che a 5 metri il vento sia il triplo che al suolo, è per rendere l'idea… oh ragazzi, non sono un ingegnere aerospaziale io! 

 

  

 

 

tab2 Ora, a livello teorico, quando una tavola (ma lo stesso discorso vale per qualsiasi oggetto in movimento) si sposta, incontra una quantità di "vento" di velocità uguale e direzione contraria a quella del proprio spostamento, che chiameremo "vento di prua". Esso è la tipica aria che sentite in motorino anche in un giorno afoso di agosto, data dall'attrito del vostro corpo in movimento.   
 tab3 Il vento apparente è la combinazione delle varie forze in gioco: notate che esso è direttamente proporzionale al vento reale, dato che maggiore è il vento reale e più ampio sarà l'angolo che si forma tra la retta del vento di prua e quella del vento apparente, con la conseguenza di "allungare" quest'ultima (cioè, avere più vento apparente).  
 tab4  
Ora, abbiamo detto che il vento reale al suolo è minore di quello qualche metro sopra.  
Riguardiamo il nostro disegno alla luce di questo dato, esaminado la situazione al livello dell'acqua:
 tab5
Ora vediamo cosa accade a livello della penna della vela dove il vento reale è maggiore: 
Se avete seguito il ragionamento risulta evidente il motivo per cui la vela deve twistare in penna! E' infatti una diffusa approssimazione l'idea che cazzando molto la vela e costringendo la penna ad aprirsi (a twistare, appunto), si faccia in modo che la vela "scarichi" il vento e "tiri" di meno. In realtà la ragione del twist è molto più scientifica, come appena visto.  

Conclusione: poco vento, poco caricabasso, poco twist; molto vento, cazzare la vela a manetta e quindi tanto twist.
Ok, lo so, non è cambiato molto dall'ultima uscita che avete fatto: lo sapevate già tutti che la vela andava cazzata proporzionalmente al vento. Adesso però sapete anche perché....
Buon vento a tutti!!
Paolo ISW-997/ITA 138