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Jeri 2019 Stage wave con Gigi le Carrò

 

Ogni viaggio con Gigi e con i Not Normal Surfers è sempre un evento unico e speciale, anche nel 2019 ci riproviamo con la formula della serietà del corso e del divertimento in acqua e fuori!

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Starboard Futura 111 MY09

Il sogno della tavola unica è per il surfista come quello della pietra filosofale per l’alchimista. Una tavola, tre vele, un albero, un boma. Planare sempre, planare ovunque, planare con  qualunque condizione. Facile dirlo, praticamente impossibile farlo. Non si plana con 90 litri e 9 nodi, non si sta in acqua con 150 litri e 35 nodi...

ONELOVEONEBOARD 

GPS Max Speed 27,8

p140609_17.45
LUNGHEZZA

 240

LARGHEZZA

68 

VOLUME

 111

PESO

 6,9 (wood)

VELE UTILIZZABILI

 5.0-8.0

RANGE DI PINNE

 30-42 tuttle

PINNA SERIE

 Drake 38

PREZZO LISTINO

1349€

Ci dicono

The Futuras have taken the World by storm. By offering a combination of performance previously considered impossible, the Futuras have shaken up the conservative freeride design philosophy and picked up winning test results and numerous test awards along the way. 
Consider this: a board that is the fastest board in its category, yet the most stable. A board that delivers more power and early planing than conventional freeride boards, yet remains comfortable. A board that is wide enough to carry bigger sails and deeper fins, yet feels small, light and responsive under foot. A board that is stable and accessible, yet carves smooth, tight jibes that defies its width. This is the Futura. 
Its secret? Extra slim shapes, extra width, combined with iSonic genetics. 


 

Al Tatto

Il sogno della tavola unica è per il surfista come quello della pietra filosofale per l’alchimista. Una tavola, tre vele, un albero, un boma. Planare sempre, planare ovunque, planare con  qualunque condizione. Facile dirlo, praticamente impossibile farlo. Non si plana con 90 litri e 9 nodi, non si sta in acqua con 150 litri e 35 nodi.  Esiste allora la possibilità di una tavola unica? Se si chiede la luna no, se si usa un po’ di cervello lo Starboard Futura 111 può essere un buon candidato. Parliamo ad esempio dei laghi, ma anche di molte località balneari. Vento medio? 10/20 nodi. Onda? Poca o niente. Vele più usate? Dalla 5 alla 8. Disciplina più praticata? Sano freeriding.

 

Con la serie Futura, Starboard si è ripromessa (ed ha promesso al pubblico) qualcosa di estremamente ambizioso: combinare le doti di uno slalom con quelle di un freemove. Avere cioè una tavola che può reggere vele anche impegnative con pinne di dimensioni generose ma rimanere controllabile, piacevole e facile da manovrare. La tavola perfetta insomma. Starboard d’altra parte è sempre stata celebre per le innovazioni e la grande ricerca. Ha fatto centro anche stavolta? Andiamo per gradi.

 

Esteticamente la tavola è molto bella, in puro stile Starboard, rifinita in maniera impeccabile e con quell’aria di “superiorità” rispetto alla media tipica del brand. Un esame più attento fa notare uno shape più simile agli slalom che non ai freemove, con però una certa bonarietà nelle curve di poppa e nei rail non eccessivamente affilati. Come tutti i modelli della casa, anche il Futura è super corto e piuttosto largo. Complessivamente, lo shape è bello filante, proporzionato e lineare.

 

Salta all'occhio

Come in ogni slalom (ah è uno slalom? Ma no, è un freeride…) che si rispetti, non mancano i cut-outs di poppa, pur non molto accentuati. La grafica è davvero bella e ti ritrovi a guardare la tavola stesa in spiaggia con malcelata soddisfazione (prima ovviamente di ricordare che non è tua, devi solo testarla…). Le straps sono comodissime e regolabili con grande facilità. Purtroppo non abbiamo avuto modo di provarla con la pinna di serie: la pinna con cui ci è stata fornita era infatti una (eccellente!) MFC freeride, di cui abbiamo molto apprezzato le doti di bolina e stabilità ma meno quelle di velocità di punta.

 

Alla prova

Ovviamente è in acqua che aspettavamo al varco il Futura 111 a nostra disposizione. Partiamo dal giorno peggiore, quello in cui per carenza di vento abbiamo deciso di mettere subito alle strette la povera tavola, caricandola con una NS Warp 9.0 (vela race con 4 camber, un mostro), cioè con una vela molto impegnativa e di un metro quadro più grande della misura massima consigliata. E qui la prima sorpresa: dopo qualche incertezza iniziale, dovuta alla evidente sproporzione tra i litri e la superficie velica, la tavola si è messa ad andare come un trenino sui binari: sicura, veloce e stabilissima. Due più due fa quattro: è altamente probabile che con una 8 metri freeride (magari con un paio di camber), il Futura 111 si trasformi in un’arma da guerra per giornate di semi-cippa, con 10 luridi nodi che non ne vogliono sapere di aumentare. Il secondo giorno per fortuna c’è più vento e finalmente possiamo testare il Futura 111 con la “sua” vela, una 7.3 (sempre camberata, checcevolete fa…ho solo quelle io…). Molto più a suo agio che con la 9 (ma va?), il Futura conferma le doti di grandissima planatrice: parte istantaneamente senza alcuno sforzo e mantiene egregiamente la planata fino veramente al minimo sindacale del vento necessario per muoversi. In andatura è stabilissima, facile, sempre prevedibile e decisamente veloce. Quanto veloce? Non come uno slalom, questo è certo. Ma molto più di un freemove, al quale tra l’altro fa pesantemente pagare le doti boliniere di tutto rispetto che permettono di mantenere angoli d’eccellenza per la categoria anche con vento limitato. “Non come uno slalom” però non è una frase buttata a caso:  significa infatti due cose ben precise. La prima è che chi la acquista non deve aspettarsi quella velocità “infinita” tipica degli slalom puri, dove il limite è quasi sempre il surfista e non la tavola. La seconda però è che il fortunato possessore, come su una berlina di gran lusso, può permettersi il lusso di una velocità di tutto rispetto standosene comodamente adagiato nelle straps (e non facendo sforzi elevati tipici di certi slalom). La caratteristica forse più rilevante del Futura infatti è la capacità di viaggiare forte (anche se non fortissimo) in assoluta sicurezza, dando sempre una grande sensazione di controllo, di agio, di tranquillità, una sensazione che sugli slalom è ampiamente compromessa dalla necessità di mantenerli sempre sotto controllo, pena la perdita repentina dell’assetto.  Dire che il Futura ha il “limitatore di giri” forse è eccessivo ma rende l’idea, se per limitatore di giri si intende qualcosa che rende la tavola un bel missilino ma sempre sotto controllo.  In strambata è onesta ma non strabiliante (richiede una certa pressione sul bordo e una buona precisione nella manovra per dare il meglio), in virata occhio alla prua (non c’è, inutile cercare di ballarci la tarantella, meglio schizzare sull’altro bordo come quando si giocava a Monopoli,  senza passare per il via).

Merita un attimo di attenzione il confronto diretto con la “sorella” freemove Kode 112, da noi testata nelle medesime condizioni. Pur assomigliandosi esteticamente, le differenze tra le due tavole sono notevoli: il Futura è decisamente più veloce e slalom-oriented mentre il Kode è più manovriero e godibile ma con ambizioni inferiori per quel che riguarda bolina, anticipo planata e velocità di punta. Ad ognuno la sua insomma!

 

Eccoci dunque alle somme: ci siamo chiesti se il Futura possa essere la tanto agognata tavola unica. Ebbene, entro i limiti della ragionevolezza (non si può avere una tavola unica per Torbole con 9 nodi e per Ho’okipa in un big day), la risposta è sì. Un Futura 111, tre vele (5, 6.5, 8) e si plana a stecca dai 10 ai 25 nodi. One love, one board: cosa volete di più dalla vita?

 

LOOK

FINITURE
DOTAZIONE

PARTENZA
PLANATA

VELOCITA’ MAX

BOLINA

FACILITA' D'USO

STRAMBATA

VIRATA

SALTI
MANOVRE

VENTO DEBOLE

VENTO FORTE

4 4 4 3 3 3 3 3 2 4 3

VOTAZIONE MEDIA MISTRAL:3,27

Adatta a:

  • Tutti coloro che cercano un attrezzo polivalente, performante e non troppo impegnativo
  • Freeriders di ogni genere e specie che escono in condizioni "standard"
  • Amanti della velocità e delle prestazioni senza ambizioni agonistiche

Devil's Corner:

P1: Hai scoperto di che sesso è la tavola?

P2: Come scusa? Mi stai chiedendo se la tavola è maschio o femmina???

P3: "...e se è una femmina si chiamerà...Futura...." ihihihhii

P4: Io capisco che il sole a fine giugno picchia duro ma mi sembra che stiamo esagerando....

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Diagramma Fhoen

Basta col fai da te!

LikeafishArt

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