Jeri 2019 Stage wave con Gigi le Carrò

 

Ogni viaggio con Gigi e con i Not Normal Surfers è sempre un evento unico e speciale, anche nel 2019 ci riproviamo con la formula della serietà del corso e del divertimento in acqua e fuori!

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Bic TECHNO PRO 64

Dopo un'estate di mollezze vacanziere finalmente il mio fido tester Davide Mi(TRA)glietta ha sfornato la prova di un Bic...come? Mi sono detto, aveva di tutto e di più da provare e lui a rispolverare una vecchia tavola!!!! Ma mi sbagliavo perchè il Bic Techno pro non è per niente ammuffito... prova che a volte un bello shape dura nel tempo. Il classico shape slalom, o freeslalom, o wave slalom????!!!! C'è da sbattere la testa!!!!

RITORNO AL FUTURO

techno-pro-64

 

LUNGHEZZA

238 cm 

LARGHEZZA

 64cm

VOLUME

 95

PESO

6,7kg 

VELE UTILIZZABILI

 5,5-7,5

RANGE DI PINNE

30-38 

PINNA SERIE

36 cm tuttle 

PREZZO LISTINO

1070 

 

Ci dicono

Techno Pro 64 - Extreme All-rounder
The highest performance and most versatile board in the range. Pure Bump’n’Jump thrills and spills ! Superb acceleration, excellent straight line speed and easy control to help you push your limits to the max, whatever the conditions. The new Techno Pro range makes an ideal quiver for riding with top quality equipment in all kinds of conditions. Made from Epoxy Sandwich, the Techno Pro slalom boards are Marco Copello signature boards, while Pierre Bracard’s name is on the wave and wave slalom boards. To create a full quiver, we chose a range of boards that each has a program particularly suited to the various wind and sea conditions that you can encounter.  In light to moderate winds riders want to get up to planing fast and have great forward speed : the Techno Pro 80, 74 and 64 are pure race and slalom designs. As the wind gets up and the waves start to swell, the Techno Pro 65 and 57 come into play with their wave slalom shapes that are both fast and highly manoeuvrable. For strong, sustained winds and waves the Techno Pro 54 is the best suited in the range ! It's over to you to choose the board according to your weight and to the water conditions! Fittings

Al Tatto

Premessa di The King": La Bic non è certo la più dinamica delle aziende nel mondo del windsurf, addirittura pensavo che in Italia non vendesse neanche più, ma una cosa devo riconoscere, da sempre ha fatto shape che sono rimasti nella storia, ha avuto il merito di creare una classe che è attiva in tutto il mondo soprattutto validissima per i giovani, che possono sfidarsi ad armi pari, senza grandi investimenti di materiali. Anche il Techno Pro pur essendo recente, non è certo modificato ogni 6 mesi...che sia sinonimo di lungimiranza e qualità...d'altronde mica per niente porta la firma di un certo Copello...Quello che invece mi lascia più perplesso è il range della gamma che annovera nelle misure piccole dei cosiddetti wave-slalom?!!
Ma lasciamo adesso la parola a Davide!"

 

Quando Marco, il presidente del Windsurf Point Lazio, il centro windsurf di Tarquinia (VT) che mi ha gentilmente ospitato nelle vacanze e che mi da dato la possibilità di testare per voi un po’ di giocattoli, mi dice se voglio provare una Bic all’inizio rimango un po’ scettico e pensieroso; il mio cervelletto scava nei ricordi e pesca gli inizi delle mie prime, disastrose, uscite in windsurf.

Chi non ha mai avuto una Bic come tavola o almeno una volta ci è salito sopra? Qualsiasi surfista di una certa età, io non sono “datato” come il nostro capo tester ma qualche annetto c’è l’ho, ha posseduto o provato almeno una volta una Bic; che ricordi, che emozioni!!
In primis erano i Bic Melody e Rumba, quei tavoloni tutti bianchi con qualche abbozzo di disegnino, lunghi come una familiare e che pesavano talmente tanto da dover noleggiare la gru per metterla sul portapacchi; in secundis i tiratissimi Bic Veloce, lunghi, stretti e con la prua talmente affilata che se non stavi attento quando li trasportavi rischiavi di uccidere qualche ignaro passante; infine i favolosi Techno, tutti blu, iper facili, iper plananti, con i quali ho fatto le mie prime planate con i piedi nelle straps, i primi tentativi di strambata….. e le mie prime, memorabili, iper catapulte!! I ricordi vanno veloci e mi rendo conto di avere le lacrime agli occhi e di essermi imbambolato guardando fisso nel vuoto, mi asciugo le lacrime con la licra e mi ricompongo…. porca vacca!!! Non è che ora devo cimentarmi e fare i numeri su una di quelle tavole??? Passo dalla commozione a uno stato di ansia, incominciando a temere il peggio, e invece i miei mille dubbi trovano subito una risposta; Marco mi sfodera sotto gli occhi una fiammante Bic Techno pro del 2010, una tavola slalom-oriented per condizioni di vento sostenuto!! Mi sento come Marty McFly quando vede per la prima volta la “Delorian”.

La tavola in questione è il Techno - Pro 64, 238 cm di lunghezza per 64 di larghezza, 95 litri di volume per un complessivo peso di 6,7 kg, costruzione sandwich in resina epossidica che contribuisce a rendere la tavola nel complesso abbastanza leggera e robusta al tempo stesso. La carena è piatta e la poppa presenta un leggero winger per “smagrirla”, i pads sono nella norma e presentano un leggero rialzo sotto il tallone per migliorane il confort in andatura, le straps comode e facilmente regolabili; completa la dotazione di serie una buona pinna in G10 freerace - slalom con scassa tuttle da 36 cm della C3-Fins.

Salta all'occhio

Chi conosce le Bic certo non se le ricorda per la grafica entusiasmante, ma ormai si sa che nella società odierna l’immagine conta più della sostanza e di conseguenza anche la casa francese si è dovuta adeguare decidendo di abbandonare, per questa linea di tavole, la classica mono-colorazione per provare a renderle più accattivanti all’occhio. Guardandolo il Techno Pro non lascia certo a bocca aperta, la grafica appare semplice ma ben distribuita sulla coperta, il “disegno” è costituito da un fascione centrale che corre da poppa a prua variando dal beige al rosso Ferrari, mentre sui lati appaiono altre fasce di colore grigio che ricordano dei fulmini…….. ma che cosa mi sono fumato direte voi??? Insomma, non è sicuramente la tavola più bella del mondo, ma penso che la grafica contribuisca comunque bene a dare l’idea di essere davanti a una tavola votata a lunghi bordi veloci, e poi sfido chiunque ad andare a 30 nodi e contemporaneamente preoccuparsi di stare a guardare la grafica !!!

 

Alla prova

Le condizioni in cui ho provato questa tavola non erano certo le migliori per testarne fino in fondo le caratteristiche di tavola slalom-oriented da vento sostenuto, infatti ho dovuto “accontentarmi” di una Tushingam Storm 6.5 mq, e vento intorno ai 17 nodi……che, visto le condizioni di vento degli ultimi tempi sul nostro laghetto, per noi sarebbe già una buona cosa!!
Appena si salta su ci si accorge subito che pur essendo un 95 litri la galleggiabilità è buona, complice il volume che appare ben distribuito e una buona larghezza che contribuisce ad aumentarne la stabilità; la planata non è immediata, ma basta lanciare la tavola al lasco e l’accelerazione è fulminea permettendo alla tavola di partire in planata.

La posizione non troppo esterna delle straps permette di trovarle facilmente con i piedi e il piccolo inspessimento del pad sotto il tallone rende molto confortevole la conduzione.

In piena planata la tavola viaggia ben attaccata all’acqua (doti da sempre riconosciuti alle Bic) anche in condizioni di leggero mare, più o meno un chop da lago, e grazie alla buona pinna di serie si riescono a raggiungere buone velocità e fare angoli di bolina di tutto rispetto anche in condizioni di vento marginale.

La strambata risulta abbastanza semplice, e ve lo dice uno che nella strambata non ha proprio il suo punto di forza, a patto di spingere ben decisi sui bordi senza però esagerare troppo e senza esigere raggi di curvatura da FW, mentre la virata va fatta veloce e precisa, anche se ben galleggiante è pur sempre un 95 litri!

All’aumentare del chop ci si può permettere qualche timido saltino, sempre e comunque senza esagerare.

A questo punto la domanda nasce spontanea: è uno slalom? un free-slalom? un free-ride?

Diciamo che il giudizio propende verso un buon free-slalom, che risulta filare veloce e ben attaccato all’acqua, permettendo al rider di spingere sull’acceleratore per cercare di portare al limite la tavola rimanendo sempre ben controllabile e dando buone sensazioni, permettendo quindi di “godere” a pieno dei bei bordi veloci che si riescono a fare.

 

LOOK

FINITURE
DOTAZIONE

PARTENZA
PLANATA

VELOCITA’ MAX

BOLINA

FACILITA' D'USO

STRAMBATA

VIRATA

SALTI
MANOVRE

VENTO DEBOLE

VENTO FORTE

3 3 3 3,5  3,5 3,5 3,5 3 2 3 4

VOTAZIONE MEDIA:3,2

Adatta a:

  • Per tutti quelli che amano andare veloci, senza troppe complicazioni e senza spendere molto
  • Per tutti i numerosi iscritti al club dei nostalgici di un marchio storico

Devil's Corner:

P.3 Hai letto il mio test,? interessante no?, e poi lo shaper è un mito...

P1 e io che pensavo che ormai fosse diventato un mito anche il marchio......

Diagramma Fhoen

Basta col fai da te!

LikeafishArt

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