Jeri 2019 Stage wave con Gigi le Carrò

 

Ogni viaggio con Gigi e con i Not Normal Surfers è sempre un evento unico e speciale, anche nel 2019 ci riproviamo con la formula della serietà del corso e del divertimento in acqua e fuori!

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JP Thruster 92 Pro

LUNGHEZZA 228 cm
LARGHEZZA 60 cm
VOLUME 92 lt
PESO 6.3
VELE UTILIZZABILI 4,4-6,2
PINNA DI SERIE Wave 22 (US)
2x Side Fin 10 (MT)

PREZZO LISTINO

1.999€

   

Ci Dicono:

TECHNOLOGY

PRO – Pro Edition in Carbon Innegra Technology with PVC-stringers in the bottom – 74, 82, 92, 99, 106

FWS – Full Wood Sandwich Technology with stringers in the bottom – 74, 82

THE ALLROUND WAVE BOARDS

Developed between Werner Gnigler, Robby Swift and Ricardo Campello. Versatile designs which feel at home in all conditions – from bump & jump to side shore wave sailing.
The trim/fin options give you the opportunity to achieve that perfect set-up for the day ahead.

The three fin set-up, transforms the performance oriented shapes into loose, responsive wave boards with lots of control.

Use them with 2cm bigger single fins (without sidefins) and feel the transition into super fast wave rockets – ideal for onshore and bump & jump conditions.

Di Franco (Big Jim) Vercelli

Al tatto:

    Questo test ha ad oggetto il JP Thruster Pro Edition, tavola wave da 92 litri disponibile anche in altre dimensioni ( ad esempio 82 litri ovvero 102).     Il modello provato e’ quello del 2013; quelli relativi al 2014 sono molto simili sia in termini dimensionali che di shape. La tavola e’ lunga 2,28 e larga 60 cm, valori che consentono alla stessa di non "sbattere" sulle onde e nel contempo essere sufficientemente larga sotto ai piedi on situazioni di "on-of".
La tavola risulta abbastanza leggera ma non leggerissima fermando la bilancia a 7,0 kg con straps e senza pinna. Sembrano finiti i tempi in cui le tavole pesavano 6,0 kg reali: forse, però, e’ meglio così al fine di garantire loro maggior robustezza e durata (visti i prezzi). Nella dotazione di serie tre pinne di cui la centrale da 22 cm e due laterali da 10 cm, tutte e tre in G10. Pads belli cicciozzi e morbidosi e grafica curata con carena di un bel rosso lucido. Straps belle e rifinite con cura ma leggermente strette per i miei "piedoni" talche’ ho provveduto a sostituire con delle RRD leggermente più larghe.
CONDIZIONI DI IMPIEGO: la tavola "abita" a Tenerife nel senso che la lascio tutto l'anno al Medano insieme ad altra attrezzatura. Questa estate, nel mese di agosto, l'ho usata in 21 uscite con vele dalla 4.2 alla 6.6 (anche se con questa ultima metratura di vela la tavola e' fuori "range") con vento dai 16 fino a più di 40 nodi.
Per la corretta valutazione delle condizioni del test devo dire che sono un surfista di buon livello, alto 1,90 e 98 kg.
La tavola e' quasi sempre stata impiegata al molo del Medano ovvero al Cabezo, a seconda delle condizioni, con onda formata da 1 a 3 metri, vento side, mura a destra in surfata e mura a sinistra nei salti.
SET E CONFIGURAZIONE: passo tra le straps di 42 cm; piede d'albero da 131 a 129 da poppa a seconda della condizione vento / mare e dimensione della vela.
Pinne: con la 4,2 tre pinne (centrale da 20 cm e due laterali da 10 cm); con la 4.7 tre pinne (centrale da 22 cm e due laterali da 10 cm); con la 5,2 pinna unica da 26 cm per avere più' potenza nei salti ovvero stessa configurazione usata x la 4,7 se viene privilegiata la surfata; con la 5,7 pinna unica da 26 cm; con la 6,6 pinna unica da 28 cm. Come si può' vedere la tavola offre un range di utilizzo reale enorme e non solo teorico come da brochure del costruttore.

Salta all'occhio

Dice Paolo che ha surfato insieme a Franco: La JP con le linee 2013 si è allineata al trend del mercato che vede molte coperte full covered da grafica molto colorata e spesso con colori cacofonici...e il nome ripetutoall'infinito, la carena è sicuramente più sobria e vistosa con un bel rosso/arancionesverniciato spezzato da che cosa se non il nome ripetuto all'infinito.... Un'altra caratteristica della tendenza grafica del momento è quella di fare una versione Pro o Limited o Special molto più bella e colorata della versione economica, il che vuol forse significare che se uno paga meno ....meno bella deve essere la grafica oltre che avere una costruzione meno leggera e tecnologica!!!

Alla prova:

Rapida, planante, chirurgica con posizionamento millimetrico in configurazione tri fins (meno precisa in configurazione single fin ma molto più' potente sotto ai piedi), mi consentiva di risalire il vento con estrema facilità e posizionarmi sopravvento esattamente dove volevo e come volevo. Fluida nella surfata soprattutto nelle onde e nella porzione glassy delle stesse. Strambata fantastica, virata .... bohhh (non me ne viene una posta la modesta lunghezza della tavola - 2,28 cm -, il mio peso piuma nonché la mia poca predisposizione alla manovra - ndr.. mi relaziono alla virata come un gatto ad un corso di nuoto....), velocità' fantastica in configurazione single fin e molto buona in configurazione tri fins.
Di converso la tavola risulta meno confortevole e facile da gestire nel ciop rispetto, ad esempio, ad un RRD FSW e risulta non molto adatta ad un surfista alle prime armi ovvero a coloro che la usano principalmente quale free ride da vento forte: altre tavole appaiono più' adatte.
La tavola e' perfetta in condizioni on shore ovvero a condizioni di vento rafficato essendo "ciccia" tra le straps posteriori; meno a suo agio in condizioni side shore oppure quando alla "guida" vi e’ un "surfiero" leggero. In tale ultimo caso, forse, riterrei opportuno scendere ad un litraggio inferiore.
La tavola si conduce principalmente col piede posteriore e poco con quello anteriore.
Nel salti e, soprattutto, nell'air time, la tavola e' perfettamente bilanciata, equilibrata e stabile.
La migliore configurazione e' stata sicuramente con la 4,7 - 5,2 - 5,7. Talvolta troppo grande ed impegnativa con la 4,2 in considerazione delle sue difficoltà a gestire il ciop incasinato. Di converso con la 6,6 risulta un ripiego, sfruttabile ma poco divertente.

CONCLUSIONI: ottima tavola da wave on shore con amplio spettro di impiego, poco adatta ad ciop incasinato anche in ragione del sua struttura molto rigida ma fantastica nelle onde, piccole o grandi dove il limite e' dato solo da chi ci sta sopra..... La tavola, poco adatta a condizioni side shore, e’ estremamente precisa nella condizione tri fins dove e’ possibile metterla dove la mente vuole, con precisione millimetrica.
Altra considerazione: nell'ipotesi di soprainvelatura e’ possibile passare dal single fin al tri fins con risultati sorprendenti. La tavola diventa immediatamente incollata all'acqua, gestibile col  ventone evitando, così, la sostituzione della vela con una piu’ piccola. Da non dimenticare che il passaggio dal tri fins al single fin implica l'utilizzo di una pinna centrale piu’ grande di almeno tre o quattro centimetri.

Adatta a :

  • chi surfa le onde;
  •  surfisti pesanti;
  • condizioni on shore

LOOK

FINITURE
DOTAZIONE

PARTENZA
PLANATA

VELOCITA’ MAX

BOLINA

FACILITA' D'USO

STRAMBATA

VIRATA

SALTI
MANOVRE

VENTO DEBOLE

VENTO FORTE

3,5 3,5  4 3,5  4 3,5  4 - 4 3,5 3,5

VOTAZIONE MEDIA:3,7

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