Point-7 AC0 8.1 MY2010

Ne è ormai passata tanta di acqua sotto i ponti dal giorno della nascita di Testwindsurf.
In questi anni, uno dei nostri punti fermi, al quale ci siamo sempre quasi religiosamente attenuti, è stata l’assoluta imparzialità con la quale abbiamo cercato, nei limiti delle nostre capacità, di valutare il materiale che ci veniva gentilmente dato in prova....

SUA ECCELLENZA

ac-0_yellow_2010

 

ALBERO

 490 + 16cm.

BOMA

 221 +/- 1cm.

STECCHE

 7

PESO

 n.d.

CAMBER

 0

IMCS

 29

PREZZO LISTINO

 E. 539

 

Ci dicono

Design objective: Early planning, unrivalled speed potential, matching stability with cambered slalom sails. Uncompromised performance Development: By means of a radical luff curve along with a slight tightening of the leech, this new edition offers faster acceleration and utmost speed potential. The AC-0 2010 is the pinnacle of what is possible with using just a mast, 7 battens and plenty of craftsmanship.

 

Al Tatto

Ne è ormai passata tanta di acqua sotto i ponti dal giorno della nascita di Testwindsurf. In questi anni, uno dei nostri punti fermi, al quale ci siamo sempre quasi religiosamente attenuti, è stata l’assoluta imparzialità con la quale abbiamo cercato, nei limiti delle nostre capacità, di valutare il materiale che ci veniva gentilmente dato in prova. Prima del test vero e proprio, mi si conceda pertanto una breve premessa: il mio set di vele comprende ben quattro marche, di cui una preponderante e le altre raccolte negli anni. Di queste marche, nessuna è Point-7. Ciò al solo scopo di fugare ogni dubbio circa il giudizio che sto per dare a proposito dell’AC0. Ma partiamo dal principio. Al tatto la AC0 fa subito un’ottima impressione. Esteticamente bella nella sua livrea nera e bianca (molto nero e poco bianco, esiste anche in versione nero/giallo), un’occhiata per così dire esperta alle finitura mostra una costruzione generale di buon livello, con rinforzi ove dovuti, parti gommate nei punti critici (penna, base e stecche), cuciture ben fatte. Comodo come sempre il riferimento per la lunghezza della prolunga stampato su un lato della vela.

 

Salta all'occhio

L’outline della AC0 lascia pochi dubbi: si tratta di una vela race. Non fosse per la tasca d’albero stretta, in nulla differirebbe dalla classica vela slalom pura con 4 camber. La base è possente e pronunciata, il profilo cattivo, la penna ben esposta. Il boma, come è ormai di moda su molti modelli non solo in casa P7, gode di un solo occhiello di bugna rientrato rispetto al punto più largo della vela, guadagnando qualche centimetro ed assestandosi a 221/224 cm. circa: trattandosi di una vela slalom “vera” di oltre 8 metri quadri non è molto. L’antibreak integrato è bello spesso ed efficace. La chiave per la regolazione delle stecche si trova in una comoda taschina all’interno dell’antibreak dove è altresì possibile posteggiare la scotta in eccesso del caricabasso un volta cazzata la vela. Cazzata a dovere secondo le misure indicate, la vela si presenta a terra molto sventata, mi viene da dire “eccessivamente” a livello visivo. Si tratta però solo di una impressione: appena infatti la vela è esposta al vento, assume il suo profilo ideale. Da notare la finestra in monofilm arancione che fa da “occhiale da sole” mentre si naviga. L’albero con cui ci è stata fornita la vela è un P7 sdm 80% carbonio, anch’esso esteticamente molto riuscito (arancio e nero), abbastanza leggero ma dall’aria robusta. Originale anche la custodia, un tubo di plastica anch’essa arancio/fragola, sicuramente valida per proteggere l’albero (ma forse non comodissima se si intende fissarlo sul tetto dell’auto).

 

Alla prova

Armare una no-cam come l’AC0 è elementare, non è questa la sede per spiegare la procedura (esiste sul sito P7 un bel video al riguardo) ma non è difficile immaginarla. L’albero sdm è abbastanza duretto da spingere nella tasca, per cui è meglio prendersi un minuto in più e compiere l’operazione con attenzione. La scotta di recupero va fatta passare nell’apposita asola e agganciata prima di tendere la fettuccia della base. In fase di smontaggio, è poi preferibile fare altrettanta attenzione per evitare che la suddetta asola si impigli nella corona della prolunga. In totale, l’armatura è semplice ma va effettuata con i dovuti modi. La regolazione delle stecche da me effettuata ha privilegiato una buona tensione per le due stecche più basse e per quella sulla penna ed una tensione appena sufficiente ad eliminare le pieghe per le altre. E’ però in acqua che la vela sorprende oltre ogni pur elevata aspettativa. La capacità di anticipare la planata è impressionante, basta davvero poco vento per partire decisi senza neppure pompare molto: in questo senso, è senza dubbio superiore a qualsiasi vela multi-camber di pari misura. Di tutte le vele che abbiamo testato, a memoria si tratta della vela nel suo genere più prestante in assoluto in termini di anticipo della planata. L’accelerazione è pronta e decisa, forse leggermente inferiore alle migliori vele camberate ma capace in ogni caso di soddisfare anche i palati più esigenti. A proposito di camber, solo quando si stringe allo spasimo la bolina o si affonda molto il lasco si sente la mancanza degli stessi. Nelle andature slalom standard l’impressione è che il concetto no-cam non infici assolutamente le prestazioni. Ciò è davvero sorprendente: primo perché chi scrive possiede solo vele camberate (e quindi, pur con la dovuta modestia, ha ben presente l’effetto dei camber); secondo perché nessuna vela da noi testata finora priva di camber aveva dimostrato una simile attitudine al race sfoderando tanta cattiveria e potenza. La velocità di punta è di prim’ordine: non avevo al braccio il gps ma il confronto diretto con altri surfisti, anche ben attrezzati, ha dimostrato un passo impressionante, sia come punta che come costanza di rendimento. Nei buchi di vento la vela resta stabile e bilanciata, permettendo di superare il momentaccio con disinvoltura. Il momento del cambio di mure però è in assoluto l’apice del piacere che l’AC0 può regalare al fortunato possessore: si entra in strambata velocissimi, l’AC0 si lascia cazzare docilissima e permette di impostare la traiettoria in maniera naturale e perfetta, neutralizzandosi e rimanendo al proprio posto fino al momento di ruotare la vela. La rotazione è rapida e la mancanza dei camber diventa piacere di non averli: un colpetto e le stecche ruotano velocissime, permettendo di ripartire istantaneamente in planata. E’ incredibile come una vela di questa metratura si lasci manovrare con una docilità disarmante e nello stesso tempo sia immediatamente pronta a sfoderare gli artigli appena deve tornare a spingere. Dopo due ore e mezza di surfate gustosissime, di salti sul chop, di strambate, di ingaggi, si torna a terra esausti e felici, con la sensazione di aver gustato una di quelle sessioni se non mitiche quantomeno da ricordare. Grazie all’AC0? Certo, grazie all’AC0. Alla tavola, al vento, ma soprattutto a questa vela magica che riesce a riunire tutto il meglio dello slalom in un concentrato di prestazioni, facilità, divertimento, personalità e carattere. Tornando alla premessa iniziale, mi si consenta perciò di parlare per l’AC0 di assoluta eccellenza. Fossi il velaio P7, avrei un unico cruccio, il modello 2011: è possibile migliorare un capolavoro? Ai posteri….. Desideriamo infine ringraziare Francesco Dote di Nonsolomute per averci materialmente fornito la vela da testare, portandocela addirittura sullo spot! Francesco, oltre a produrre e riparare mute da windsurf e da sub, ha ora accostato alla sua attività principale la vendita di materiale da windsurf, con particolare riferimento al marchio P7 di cui ha il materiale a magazzino (ma anche ad altri materiali, a seconda delle richieste). Grazie Francesco e in bocca al lupo per la tua attività!

LOOK

FINITURE
DOTAZIONE

PARTENZA
PLANATA

VELOCITA’ MAX

FACILITA' D'USO

SALTI
MANOVRE

VENTO DEBOLE

VENTO FORTE

 4 4
4 4 4  3 4 4

VOTAZIONE MEDIA:3,875

Adatta a:

Tutti i freeriders di buon livello. Slalomari convinti. Racers amatoriali. Pro che si vogliono divertire. Ho dimenticato qualcuno?

Devil's Corner:

  • Eri veramente aggressivo oggi in acqua con quel velone nero, mi hai fatto quasi paura....
  • Mi stavo semplicemente allenando...
  • C'è qualche regata in vista?
  • No, mi stavo allenando a fare la faccia cattiva così quando Andrea rivuole la vela lo spavento, lui scappa e io me la tengo!

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