Ci Dicono:

Features

It’s a new, magic shape that combines a long flat section of rocker line with a new wave outline which we developed for the highly successful 5th generation of Wave Cult boards. The other important shape feature is the volume placement of the board. It’s main difference from our classic Wave Cults is the concentration of the maximum thickness in the footstraps and tail area. This allows us to not only create a quick planing surface that combined with a reduced tail outline area, compared to a freestyle wave board, increases tremendously the Firewaves turning capacity and control at hi speed.

All the FIREWAVE boards are equipped with a 3 fin setup designed exclusively by Maui Fin Company for RRD. The new fins are very upright, similar in outline and shape to our Quad fins on the V5 wave cults, and they create a great drive in the turns on the wave, but also a quick planing capacity and fantastic control at hi speed. All in all the FIREWAVE boards open up a whole new way of riding a wave board. Firstly, you can increase the amount of times you can use a wave board when the conditions are marginal, then you will also have a faster, better planing board when trying to get back out through the surf, and you will also be able to carry more speed through both your back and frontside turns.

Al tatto:

Cari surfieri, eccomi per un nuovo test.
Oggetto della presente prova e’ il nuovo bebè nato in casa RRD: Firewave 92 Ltd 2014. Il pargolo ha due fratelli, l'82 ed il 102 litri. Inoltre e’ stato "clonato" da papà Ricci anche nella versione meno nobile denominata Wood. Ovviamente noi non ci facciamo mancare nulla e per il piacere dei nostri internauti proviamo la versione Ltd.

La tavola e’ lunga 2,34 e larga 62 cm, abbastanza leggera (non ho avuto l’opportunità di pesarla ma credo si allinei sui livelli del JP Thruster Pro Edition 92 provato da me in precedenza ed il cui test lo potete trovare sul sito: quindi circa 7 kg con straps e pinne). La
stessa RRD, ad oggi, non fornisce il peso della tavola. Nella dotazione di serie troviamo tre pinne di cui la centrale da 21 cm e due laterali da 8 cm, di pregevole fattura, con pads belli ciciozzi e morbidosi.
CONDIZIONI DI IMPIEGO: la tavola e’ stata provata a Sao Miguel do Gostoso (Brasile) presso il centro di Paolo Migliorini (Dr Wind), centro ben organizzato e posizionato nel miglior posto della baia di Gostoso, con onde e vento a volontà nei mesi da settembre a febbraio (tenete conto che qui la base dell’aliseo e’ di 15/20 nodi tutti i santi giorni con un paio di reef dinnanzi alla scuola talche´, nei miei 12 giorni di permanenza, ho sempre usato la 5.7 e 5,3 nonche´ la tavola oggetto del presente test.... Ed io, non avendo le ossa vuote come i colombi, peso 96 kg..).
Nei giorni di mia permanenza il vento ha sempre soffiato con intensità tra i 15 ed i 25 nodi, normalmente side shore ma talvolta side of
shore, onda da 0,5 mt a 1,5 mt.
Il range della tavola, a mio avviso e nel silenzio del produttore, dovrebbe andare dalla 4,5 fino alla 6,5.

SET E CONFIGURAZIONE: passo tra le straps di 42 cm; piede d'albero a 131 da poppa con
variazioni di +\1
cm.
PINNE: il discorso diventa interessante. Le tre pinne Mfc fornite con la tavola sono fantastiche. Sempre performanti, a prescindere dalle vele utilizzate. Sembra incredibile come si riesca a surfare, planare a cannone, strambare alla velocità della luce, carvare.... tutto con lo
stesso set di pinne. Ragionevolmente un surfiero più leggero potrebbe sentire la necessità di una pinna centrale più corta di un paio di centimetri.

Salta all'occhio

Grafica come sempre secondo gli standard di RRD con colori e decalcomanie molto trendy.... A tal proposito, ma è questione di gusti, l'avrei preferita di un bel bianco verniciato facile da riparare visto l'impiego abbastanza hard cui la tavola normalmente e’ sottoposta.

Alla prova:

come il JP Thruster pro Edition 92 anche questa tavola e’ rapida, planante, chirurgica con un posizionamento millimetrico consentendo riposizionamenti fulminei dopo aver surfato le onde. Al lasco e’ velocissima e bolina alla grande. Rispetto al JP citato risulta più facile
e gestibile dal grande pubblico. Il JP deve esser considerato un wave on shore, rapido nel passare schiume e nel raggiungere la velocità massima; di converso l'RRD e’ una tavola più adatta alla surfata ma meno tecnica e, forse, poi adatta al surfiero meno avvezzo alla tecnica wave.
Non ho provato la tavola in configurazione single fin in quanto parrebbe non pensata per siffatto impiego; nel caso, però , in cui si voglia provare tale configurazione basterà adottare una pinna di 4 cm in più rispetto al quella centrale.
Nel salti e, soprattutto, nell'air time, la tavola e' perfettamente bilanciata, equilibrata e stabile.
Inoltre la tavola e’ perfettamente adatta anche al freeride e totalmente gestibile nel ciop.
CONCLUSIONI: ottima tavola da wave, principalmente per la surfata, con amplio spettro di impiego,fantastica nelle onde, piccole o grandi. Facile già dal primo utilizzo, meno fulminea e reattiva di un JP ma, proprio per questo, meno fisica e sicuramente per tutti. Gran tavola....
Ad esser sinceri preferisco questo RRD Firewave al mio JP Thruster ....
ADATTA : a tutti
LOOK:

Adatta a :

Waver meno radicali ma pur sempre waver

Devils Corner :

P.1 Franco ci hai aperto la strada a Sao Miguel...hai spacchettato tu il 92 lt, sai che è la tavola che ho scelto io...

F BJ Vedrai che tu userai la 82....

P.1 ...me lo auguro....ma farò il contro test lo sai?

F BJ perchè dici che sono stato troppo buono??