Al tatto:
In un periodo di crisi globale, il mercato del W. Ne risente pesantemente, le tavole nuove le compra un ristretto numero di surfisti che posso dividere in 3 macrocategorie:
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Chi non ha problemi economici
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Freestyler, waver e slalomari super incalliti che devono avere sempre l'ultima attrezzatura perchè questo potrebbe dar loro qualche vantaggio di prestazioni rispetto all'amico dello spot, e poi ha letto che il nuovo modello plana prima, ha più croc, meno zip, etc............
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Regatanti e promoter che un po' per necessità, un po' per sponsor devono promuovere le novità della propria casa che gli fornisce il materiale a prezzo scontato rispetto alle categorie 1 e 2.
Trovare in questa pozzetta di mercato che è il nostro amato windsurf, chi ti metta a disposizione un'attrezzatura da testare è diventato veramente raro...anche importatori e distributori poco lungimirantemente non rischiano nulla e ordinano solo praticamente sul venduto.
Quindi trovare un'anima gentile che ti presta la sua attrezzatura preziosissima è raro e per questo molto gradito, grazie ad Alessandro Fornera regatante svizzero che naviga spesso sui nostri laghi, per avermi messo a disposizione il suo super Patrick Diethelm Black Box (costruito con tecnologia airinside, insomma vuoto) abbinato all'altrettanto super Loft Blade 7.8
E tanto è stato gentile ....che mi sono sentito addosso il peso della responsabilità di tanta generosità in modo inversamente proporzionale al peso dell'attrezzatura............
Prima di consegnarmi tutto Alessandro mi ha fatto un brief dettagliatissimo, e mentre mi istruiva da bravo regatante su come avrei dovuto trimmare al meglio la vela e trattare la tavola (che non va assolutamente lasciata al sole a valvola chiusa, l'albero girato secondo la piega) sentivo la gocciolina di sudore che scendeva lungo la colonna vertebrale e un leggero nodo che intorcinava le interiora in un delicato equilibrio tra l'eccitazione e il panico puro.
Come sanno i miei lettori i miei test sono rivolti ai freerider puri e semplici come, ma che in qualche occasione non disdegnano di godersi un'accoppiata da PWA.
E come Paolo The King of freerider mi sono approntato a eseguire il test!!! Quindi indossati i guanti per non lasciare impronte, pulite le scarpette per non sporcare eccomi qua con i 2 soggetti (perchè chiamarli oggetti sarebbe troppo riduttivo) in spiaggia. Il PD l'ho girato e sollevato come se fosse un nido di vespe, affascinato dal peso …. 5,8 kg per un 122 lt. Complice la costruzione ultra tecnologica che permette di avere una tavola vuota ma bella robusta, ma robusta d'avvero, e anche per le bellissime e costosissime straps.
Lo shape è moderno, ma non particolarmente originale o estremo, corta e larga ma non troppo, con cut out decisi e profondi, bordi taglienti e una carena quasi piatta ma con il biconcavo necessario per il controllo. Quando cerchi la valvola non la trovi, o meglio, ne trovi 2 una in coperta che è praticamente una valvola tipo camera d'aria e non ho bene capito come e quando utilizzarla, per aumentare la pressione interna e perchè. Invece la vera valvola a vite è in poppa, piccola e molto pericolosamente perdibile per i disordinati, considerando che devi continuamente metterla e toglierla. Sicuramente sarebbe da studiare in futuro qualcosa di più tecnologico e funzionale. Il prezzo è alto, ma come tutte le tavole di pari livello, ovviamente senza pinna di serie. E' sicuramente è il peso che ti lascia più colpito e su questo non ci sono paragoni!
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Salta all'occhio
Che dire sulla grafica? Personalmente non mi piace molto, non trovo particolarmente gradevole il disegno a celle collegate o legami atomici, il tutto rigorosamente bianco e nero. La carena poi è tutta grigia con solo qualche cenno di sverniciato, Diciamo che il designer non si è sforzato molto. E quindi anche io mi fermo qui. Ma lasciatemi essere un pò cattivello!!!
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Alla prova:
Ma dirà qualcuno, con una tavola di 5,8 kg vai a vedere la grafica? E allora bando alle parole e via in acqua. Effettivamente in acqua non fai più caso a niente altro che alla bella sensazione di scivolamento, la planata è rapidissima, grazie anche alla facilità di conduzione con i piedi.
Molto bella al traverso, fantastica al lasco e super gestibile in poppa, meno efficiente in bolina, ma forse sono io che non sono ancora abituato.
La tavola è contrariamente alle previsioni molto facile, non ho più paura di camminare sulle uova, il piede entra magicamente nelle straps e comincio a pestare sull'acceleratore, e la tavola accelera, anche quando il chop ti fa sbattere i denti e cagliare il liquido seminale nel frullatore, e qui capisci che il limite di questa tavola sei tu (ndr. io) e non lo shape che invece fa egregiamente il suo dovere.
Comunque ne ho provate tante di slalom, e con molte devi virare cercando di usare la levitazione corporea, con il PD no, l'appoggio è stabile e ti rassicura ulteriormente, la strambata è morbida e veloce in linea con le migliori slalom, in più trovo che la leggerezza e rigidità strutturale consentano una eccezionale gestione con i piedi, che la fanno quasi sembrare un grande wave.
La prova è superata, la tavola è un vero slalom no Limits per i cuori impavidi che escono soprainvelati sempre per godere dell'adrenalina. Ma per tirare le somme direi che il PD è veloce e confortevole, ma molto più bello in acqua che a terra, dove sei un po' costretto a usare le pinze e la tavola attrae solo quando la fai sollevare da un amico e vedi la sua espressione stupita, e rispettosa.
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 Devils Corner :
P.1 Una piuma d'aquila che solca le acque più veloce del pensiero, fantastica libertà e velocità senza limite............
P.2 Si ti ho visto a terra che smoccolavi con la valvola ..... però non hai parlato di aquila, ti ho sentito dire chi è quella gallina che............
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